Cara vecchia Panda quasi uno stile di vita. Via al primo raduno

Su iniziativa della Pro loco appuntamento per gli appassionati dello storico mezzo
Fra loro l’ideatore del nuovo logo delle Orobie

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Data pubblicazione: 

01/06/2015
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li organizzatori del raduno, Mario Canali e Ivan Moretti, con la storica Panda di Luigi Colombi di Cirano

Chissà se a dargli l’ispirazione per il nuovo logo è stato «l’andar per valli e monti» con la fida fuoristrada. Emanuele Simone, 27 anni, è il creatore del nuovo marchio turistico delle Orobie e al tempo stesso uno dei primi a rispondere all’appello del primo raduno Fiat Panda 4x4, in programma domani alle 8,30 a Gandino.

«Il raduno – spiega Mario Canali che con Ivan Moretti è anima dell’organizzazione coordinata dalla Pro loco – è rigorosamente riservato alle auto prodotte dal 1983 al 2003. La Panda 4x4 è qualcosa di più di una semplice automobile, impersona un modo di essere e uno stile di vita che trova nel contatto con la natura e nelle attività legate alla montagna la propria espressione più genuina. Abbiamo ricevuto adesioni da appassionati anche di altre province. Tutti potranno scoprire, con una modalità inedita, le bellezze della nostra Valle ». Emanuele Simone, che vive a Castione della Presolana, è uno di questi. Guida da ormai una decina d’anni una Fiat Panda 4x4, primo e unico amore a quattro ruote da quando nel 2006 ha ottenuto la patente. Emanuele ha ideato il nuovo marchio turistico «Orobie» voluto da Promoserio e presentato alla Domus di Bergamo il 15 maggio, per condensare in un’unica icona grafica lo sforzo sinergico di promozione turistica e ambientale di enti e associazioni della Bergamasca.

Un modo moderno per raccontare un mondo che fonda sulle rocce e sulla tradizione una vitalità rinnovata e ricca di proposte. «Della montagna - sottolinea Emanuele - amo i colori, i panorami e la quiete. A suo modo la Panda 4x4 è in sintonia con queste sicurezze, così come il mio cellulare vecchio modello, che mi consente di comunicare senza “manie” da connessione». L’utilitaria a trazione integrale accompagna la storia della famiglia Simone addirittura dal 1988, quando Aldo (papà di Emanuele) la acquistò per affrontare le insidie invernali delle strade di Castione, dove era giunto da San Pietro Vernotico (Brindisi) quale professore di storia, italiano e filosofia. «In alta Val Seriana papà Aldo – spiega Emanuele – conobbe una collega di origini toscane, Giovanna Cavaleri, che sarebbe diventata sua moglie e mia madre. A completare il quadro nel 1991 è arrivato anche mio fratello Martino. La Panda è risultata utilissima per i piccoli spostamenti in valle, tanto che in 27 anni ha accumulato meno di 50.000 chilometri. Il viaggio più lungo fu quello per raggiungere Pescocostanzo, in Abruzzo, dove avevamo una seconda casa: ricordo che mio padre, prudente e coscienzioso, stanco dei guidatori locali che lo sollecitavano con il clackson, aveva applicato una scritta sotto la targa: “Non suonate se mi fermo agli stop”. Negli anni successivi la macchina passò a mia nonna, Lina Rizzo, pure trasferitasi a Castione. Qualche piccolo tamponamento era all’ordine del giorno e con il tempo l’auto finì in garage».

La famiglia Simone si trasferì poi in Toscana, dove anche Emanuele rimase sino al 2006, diplomandosi come tecnico della grafica pubblicitaria e ottenendo, all’Università di Urbino, il diploma accademico di primo livello in progettazione grafica e comunicazione visiva. «Nemmeno il tempo di dare l’ultimo esame – racconta – che ritornai a Castione per collaborare con Michele Guerinoni, coetaneo e amico d’infanzia, che aveva iniziato a lavorare nel mondo della grafica. Oggi siamo colleghi al Linoolmo studio di Onore, dove lavoriamo fra l’altro alla promozione di Val Seriana e Val di Scalve, attraverso una stretta collaborazione con Promoserio e altre realtà turistiche della Valle. La Panda mi accompagna sempre e ovunque, ha un’affidabilità senza eguali».

Tornando al raduno di Gandino (cui Emanuele ha lavorato anche per la messa online dell’opportuna promozione) va detto che il programma prevede il ritrovo alle 8,30 sul piazzale antistante la materna. Alle 9 partenza della parata nei paesi della Val Gandino, con salita al monte Farno (attraverso la vecchia strada di San Lorenzo) e verso Cima Peia, Monticelli, Monte Sparavera e Rifugio Malga Lunga, in territorio di Sovere, sede del Museo bergamasco della Resistenza. Dopo la discesa lungo la strada di Valpiana si rientra in paese per il pranzo a base di prodotti tipici (immancabile il mais spinato) con menu convenzionato nei ristoranti del paese. Premiazioni alle 14,30 in piazza Vittorio Veneto per l’auto più datata, la più originale e per quella che arriverà da più lontano. A tutti gli iscritti (5 euro la quota) verrà consegnata una maglietta celebrativa.

La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione di tempo. Informazioni ai numeri 339.5683449 e 329.0069984 e sul sito www.lecinqueterredellavalgandino.it.

Autore: 

Giambattista Gherardi

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